Il presidente di ANAPROBIO Italia Ignazio Cirronis interverrà…
ANAPROBIO Italia incontra i produttori biologici della Calabria e individua i referenti regionali
Antonello Anastasi, Rita Ferraro e Vincenzo Lentini nominati referenti per la Calabria di ANAPROBIO Italia
Roma, 9 gennaio 2023 – Si è svolto il 12 dicembre 2022 in videoconferenza un incontro di ANAPROBIO Italia con i produttori biologici della Calabria, a cui hanno partecipato numeorsi operatori biologici e collaboratori della Copagri Calabria. L’incontro, organizzato dal presidente di ANAPROBIO Italia Ignazio Cirronis, è stato coordinato dal presidente della Copagri Calabria Francesco Macrì.
Cirronis ha esposto le tematiche attuali per il mondo del biologico ricordando che gli scopi di ANAPROBIO Italia sono quelli di tutelare e rappresentare i produttori biologici associati alla Copagri e favorire, più in generale, lo sviluppo dell’agricoltura biologica e il consumo delle sue produzioni. Il presidente ha poi ricordato le iniziative in programma, quali incontri con il Ministero, partecipazione alla vita di Federbio cui ANAPROBIO Italia aderisce e promozione di attività commerciali dei soci. Cirronis ha ricordato che a livello ministeriale deve essere approntato un Piano Nazionale di Azione per l’Agricoltura Biologica che discende e attua il relativo Piano Europeo che pone l’obiettivo del 25% di superficie biologica europea. Il presidente ha infine illustrato a grandi linee il progetto “Sorella Terra”, ideato da ANAPROBIO Italia e rivolto ai piccoli produttori biologici per dare loro la possibilità di presentare e vendere i propri prodotti in apposite mostre-mercato e tramite gruppi di acquisto locale.
Macrì ha descritto la situazione in cui si trova il bio in Calabria, dove ha già raggiunto il 37% della SAU, quindi ben oltre il doppio dell’obiettivo europeo. Ci sono aziende di grande e media dimensione, ma anche piccole aziende che hanno grosse difficoltà sul piano della commercializzazione; spesso restano nel bio solo per i contributi comunitari.
Roberta Canino, responsabiole del Coordinamento dei giovani della Copagri Copagri, ha sottolineato che è a suo avviso arrivato il momento di andare anche oltre il biologico, verso l’economia circolare, la sostenibilità a tutto campo dell’azienda e del modello di sviluppo rurale. Occorre tornare ai cicli naturali e non basta, quindi la certificazione biologica di cui mette in discussione che venga rilasciata sempre dopo un controllo aziendale che non sia solo sul piano formale.
Il vicepresidente della Copagri Calabria Vincenzo Lentini ha invece ricordato che in Calabria ci sono circa 12.000 aziende bio, ma diminuiranno le disponibilità sul PSR per le misure agroambientali e perciò è necessario supportare le aziende bio a commercializzare sul mercato per convincerle a stare nel bio.
Manolo Pasini, produttore zootecnico bio, ha spiegato di non avere problemi di mercato, in quanto ha sviluppato filiere corte anche sulle mense di ristorazione collettiva, ma ha chiesto controlli più severi per evitare concorrenza sleale . Il biologico per lui è una scelta ideologica da tempo, ma ora anche una scelta europea molto definita; sbagliato fare bio solo per il contributo comunitario.
Salvatore Sinopoli, titolare di una piccola azienda biologica del Catanzarese che produce olio e piante officinali, ha evidenziato di essere all’inizio dell’attività e di aver già notato che non si riesce sempre ad avere un prezzo bio per i prodotti bio; serve più promozione per i consumatori.
Antonino Anastasi, che conduce un’azienda biologica da più di 30 anni e che opera in particolare nel settore olivicolo, ha fatto notare che a suo avviso si può crescere nella qualità. Il bio è una strada, anzi la strada, l’agricoltura in futuro sarà solo biologica. In Calabria non è necessario fare furbate in biologico, in quanto il 50-60% delle aziende olivicole ha già una propensione naturale verso il bio. Bisogna aumentare la promozione dei consumi biologici ed agire sui frantoi e sui produttori non aggregati per favorirne l’associazione tra loro.
Tommaso Macheda, produttore di bergamotto bio del Basso Ionio Reggino, ha asserito che dal suo punto di vista risultano pochi problemi di certificazione, anche su olivo si può produrre biologico. Bisogna puntare a valorizzare la sostenibilità ambientale. Pur avendo iniziato da poco ha già ricevuto richieste dal mercato per i suoi prodotti.
Hanno inoltre portato il loro contributo il vicepresidente della Copagri Calabria Salvatore Pignataro, il quale ha evidenziato la necessità di fare una approfondita analisi sui produttori bio calabresi, e Lucia Candida, produttrice biologica di olio e agrumi, che si è augurata una prosecuzione degli incontri e saluta i presenti.
Durante l’incontro sono stati individuati i nuovi referenti regionali del settore biologico per la Calabria: Antonello Anastasi, Rita Ferraro e Vincenzo Lentini.
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