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Biologico, le aziende agricole sono pronte a contribuire alla transizione ecologica ed energetica

Intervento del presidente Cirronis agli Stati Generali del bio al SANA,al governo che verrà chiediamo interventi sulla fiscalità”

Bologna, 9 settembre 2022 – “Le aziende agricole biologiche sono pronte a contribuire attivamente alla transizione ecologica del Paese, ma chiedono di essere messe nelle condizioni di poter programmare il loro futuro, messo seriamente a rischio dagli incrementi record dei costi di produzione e dell’energia”. Lo ha sottolineato Ignazio Cirronis, presidente di ANAPROBIO Italia, l’associazione nazionale dei produttori biologici della Copagri, intervenendo alla tavola rotonda “Crisi climatica, conflitti in Europa, transizione ecologica: il ruolo dell’agricoltura biologica”, svoltasi nell’ambito degli Stati Generali del comparto “Rivoluzione BIO 2022”, in corso al 34° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale-SANA.

“Crediamo di avere tutte le carte in regola per contribuire anche alla tanto auspicata transizione energetica e decarbonizzazione del Paese; basti pensare che in Italia ci sono oltre 86mila operatori biologici, in aumento del 96% sul 2010, che coltivano quasi 2,2 milioni di ettari di terreni, assicurando al nostro Paese il primato in termini di superficie, con una percentuale del 17%, ben al di sopra della media comunitaria e nettamente superiore a quella mondiale”, ha fatto notare Cirronis, invitando il governo che verrà a “sostenere concretamente il comparto biologico e a promuovere la produzione di agroenergia”.

“L’agricoltura biologica è uno degli strumenti chiave per dare impulso all’economia locale e mantenere o migliorare la qualità del territorio, in alcuni casi minacciato dall’abbandono delle campagne o sotto la pressione di un’agricoltura intensiva; bisogna quindi continuare a lavorare e incrementare gli sforzi per raggiungere l’ambizioso obiettivo comunitario del 25% dei terreni bio entro il 2030”, ha proseguito il presidente, ad avviso del quale “un grande impulso allo sviluppo del settore, e in particolare alla crescita dell’offerta e dei consumi, dovrà arrivare dalla definizione, nell’ambito del Piano d’azione nazionale per l’agricoltura biologica-PNAB, di azioni efficaci in grado di sostenere il ruolo del biologico”.

“Al governo che verrà chiediamo quindi di impegnarsi affinché con il PNAB vengano individuati interventi strutturali che vadano a rafforzare realmente le filiere e che favoriscano l’abbattimento dei costi di produzione, anche attraverso una decisa manovra in campo fiscale a favore del bio e con l’adozione di impianti di energia rinnovabile”, ha concluso Cirronis.

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