Il presidente di ANAPROBIO Italia Ignazio Cirronis interverrà…
ANAPROBIO Italia, proficuo e articolato confronto con i produttori biologici della Puglia; nominati i referenti regionali
Felice Armienti e Lorena Arrè nominati referenti per la Puglia di ANAPROBIO Italia
Roma, 7 dicembre 2022 – Si è svolto il 30 novembre 2022 in videoconferenza un incontro con i produttori biologici della Puglia, al quale hanno partecipato una cinquantina tra operatori biologici e collaboratori della Copagri Puglia.
L’incontro, organizzato dal presidente di ANAPROBIO Italia Ignazio Cirronis, è stato coordinato dal presidente della Copagri Puglia Michele Palermo.
Il Presidente Cirronis ha esposto le tematiche attuali per il mondo del biologico ricordando che gli scopi di Anaprobio sono quelli di tutelare e rappresentare i produttori biologici associati a Copagri e favorire, più in generale, lo sviluppo dell’agricoltura biologica ed il consumo delle sue produzioni. Cirronis ha ricordato le iniziative in programma quali incontri con il Ministero, partecipazione alla vita di Federbio cui Anaprobio aderisce e promozione di attività commerciali dei soci per quanto abbia ricordato che Anaprobio è un’Associazione di produttori, ma non è un soggetto economico o d’impresa. Il Presidente Cirronis ha ricordato che a livello ministeriale deve essere approntato un Piano di Azione per l’Agricoltura Biologica che discende e attua il relativo Piano Europeo che pone l’obiettivo del 25% di superficie biologica europea. Il Presidente Cirronis ha poi illustrato a grandi linee il progetto “Sorella Terra”, ideato da ANAPROBIO Italia e rivolto ai piccoli produttori biologici per dare loro la possibilità di presentare e vendere i propri prodotti in apposite mostre-mercato e tramite gruppi di acquisto locale.
Dopo un intervento del presidente di Copagri Puglia Michele Palermo che ha puntualizzato l’importanza di organizzare e supportare i produttori biologici Copagri pugliesi, sono intervenuti diversi produttori biologici delle diverse province pugliesi
Felice Armienti, produttore da oltre 30 anni in biologico in provincia di Bari, opera nel settore dell’olio, delle mandorle e dell’allevamento; concorda che le nuove direttive che si vogliono portare per imporre nei prodotti biologici il residuo zero assoluto, anziché lo 0,01 ppm sono una scelta sbagliata che porterebbe alla scomparsa del biologico in quanto non è possibile evitare in misura minimale residui dovuti ad inquinamenti accidentali o addirittura a causa di sostanze presenti nel ciclo naturale. Non è importante, per Armiento, ottenere per i prodotti biologici prezzi più alti dei prodotti convenzionali: per molte tipologie di prodotto non ci sono maggiori costi di produzione; la cosa importante è lo sviluppo dlele filiere per garantire maggiori mercati per i prodotti biologici. Serve più ricerca (ruolo delle Università) e più formazione.
Lorena Arrè, collaboratrice Copagri di Taranto, piccola produttrice di olive e seminativi con un’azienda biologica che ha da poco concluso il periodo di conversione, dà la sua disponibilità per costituire un gruppo che coordini i produttori bio pugliesi.
Arminio Sciolti della provincia di Lecce opera in biologico anche lui da 30 anni e concorda che numerosi produttori operano in bio soprattutto per il premio comunitario; ciò principalmente per la difficoltà di vendere i prodotti bio sul mercato bio. Produce olio, ortofrutta e colture da seminativi.
Interviene il direttore della Copagri Puglia Alfonso Guerra, che sottolinea l’importanza di agire sui processi di certificazione al fine di alleggerire il peso economico e la burocrazia che grava sul singolo produttore; propone di utilizzare le Organizzazioni di Produttori (OP) per la certificazione di gruppo dal momento che le OP dispongono di conoscenza dei propri soci e di servizi di assistenza tecnica. Ritiene molto importante sviluppare circuiti di filiera corta che possono interessare non solo piccole aziende, ma anche quelle medie e si dichiara disponibile a lavorare in tal senso.
Il presidente della Copagri Foggia Francesco Capacchione concorda, infine, sulla necessità di sviluppare le filiere biologiche e sugli interventi tesi a snellire la burocrazia delle attività di certificazione.
Durante l’incontro sono stati individuati i nuovi referenti regionali del settore biologico: sono i produttori biologici Felice Armienti e Lorena Arrè.
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